No, Alfa Romeo e Maserati non devono inseguire Tesla

Nel nuovo piano industriale presentato da Fiat Chrysler c’è tanto elettrico ed ibrido. E, come sappiamo, una delle case che beneficerà maggiormente dalla “cura elettrica” sarà Maserati. Il tridente è cresciuto molto grazie alla Levante, primo SUV del gruppo che oggi rappresenta il 53% delle vendite del marchio tra NAFTA e Cina. Maserati è arrivata a registrare 50 mila unità del 2017.

Piano industriale Maserati

Per continuare la crescita Maserati punterà sulle SUV, verrà introdotto un modello di segmento medio ma, soprattutto, sull’elettrico. Maserati Alfieri sarà il primo modello elettrico; un coupé sportivo che verrà offerto con tre diverse motorizzazioni: elettrico, plug-in con trazione integrale e tradizionale. Per la plug-in si parla di prestazioni impressionanti: velocità di punta di oltre 300 km/h.

Dopo la Maserati Alfieri arriveranno altri modelli “Blue”, a zero emissioni, e sfrutteranno un powertrain a tre motori elettrici, Alfieri Cabrio, Quattroporte e Levante.

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Nelle ultime ore a far discutere però sono le parole di Tim Kuniskis, apicale di Alfa Romeo e Maserati, il quale in un’intervista rilasciata a NBCNews ha dichiarato: “Tutta la nostra gamma verrà elettrificata. Se guardate il nostro portafoglio di prodotti si può dire che stiamo inseguendo Tesla”.

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Il punto è proprio questo. Se da una parte non c’è nulla di male ad inseguire Tesla, che al momento rappresenta lo stato dell’arte della mobilità elettrica, da un altro lato Tim Kuniskis non si deve dimenticare che Alfa Romeo e Maserati hanno delle peculiarità ben precise che fanno parte del DNA delle due aziende, peculiarità alle quali non si deve prescindere anche se stiamo parlando di vetture a trazione elettrica.

Sicuramente sono più condivisibili le dichiarazioni dell’ingegner Roberto Fedeli, responsabile del settore Global Innovation di FCA, il quale qualche mese fa ha affermato che “Sviluppare una concorrente di Tesla non è probabilmente una buona idea. L’approccio all’elettrico rappresenta una sfida motivante e secondo l’ingegnere bisognerà lavorare attorno “all’assenza di suono dal motore“, ritenuto uno “dei parametri più importanti” oltre al peso delle batterie.

In poche parole secondo Fedeli una Maserati, ma anche un’Alfa Romeo, devono emozionare il driver, oltre che vantare una dinamica di guida unica. I clienti Alfa Romeo e Maserati chiedono proprio questo. E sicuramente i nuovi clienti del biscione e del tridente, che accetteranno di buon grado anche le elettriche, vogliono delle vetture emozionali in grado di rappresentare l’italianità. Quindi fanno bene ad inseguire Tesla per quanto concerne il tipo di propulsione, ma il Gruppo FCA non deve mai perdere vista le esigenze dei suoi clienti.

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